La comparsa di piccoli puntini bianchi sul pene è un motivo frequente di preoccupazione
per molti uomini. In realtà, nella maggior parte dei casi, si tratta di **manifestazioni
completamente benigne** e non correlate a malattie sessualmente trasmissibili. Tuttavia, è
importante saper riconoscere quando i segni osservati possono invece indicare una
condizione patologica.
Puntini bianchi: cosa possono essere
Le cause dei puntini bianchi sul pene possono essere diverse e non sempre patologiche. Tra
le più comuni troviamo:
- Papule perlacee peniene**: piccole protuberanze bianche o madreperlacee disposte a
corona intorno al glande. Sono una **variante anatomica normale**, non contagiosa e non
richiedono trattamento. - Ghiandole sebacee visibili (ghiandole di Fordyce)**: minuscole ghiandole sebacee che
possono apparire come puntini biancastri sull’asta del pene o sullo scroto. Anche in questo
caso si tratta di una condizione fisiologica. - Follicoliti: piccole pustole o brufoli dovuti all’infiammazione dei follicoli piliferi, spesso
causate da rasatura o sfregamento. Possono essere lievemente dolenti o arrossate. - Condilomi acuminati (verruche genitali)**: lesioni causate dal **virus HPV**,
trasmissibili sessualmente, che possono iniziare come puntini e poi crescere in numero e
dimensione. - Cisti sebacee: rigonfiamenti sottocutanei lisci e mobili, generalmente innocui, che
derivano da un accumulo di sebo.
Quando preoccuparsi
Nella maggior parte dei casi, i puntini bianchi non rappresentano un problema medico.
Tuttavia, è consigliabile rivolgersi a uno specialista se:
- i puntini aumentano rapidamente di numero o dimensione;
- provocano **prurito, dolore, bruciore o secrezioni**;
- cambiano colore o diventano irregolari;
- si sospetta un possibile contagio da partner sessuale.
Questi segni possono indicare un’infezione o una condizione dermatologica che richiede
trattamento.
Diagnosi specialistica
Durante la visita, l’andrologo o il dermatologo valuta la morfologia, il colore e la
disposizione delle lesioni. Quando necessario, può eseguire una **dermatoscopia** o un
**test HPV** per escludere infezioni virali.
È importante **non tentare rimozioni o trattamenti fai-da-te**, poiché potrebbero
peggiorare la situazione o causare cicatrici.
Trattamenti possibili
- Condizioni fisiologiche (papule perlacee, ghiandole di Fordyce): non richiedono
terapia, ma possono essere rimosse per fini estetici con **laser CO₂ o radiofrequenza**. - Follicoliti: possono risolversi spontaneamente o con creme antibiotiche locali.
- Condilomi o infezioni virali**: necessitano di terapia specifica (laser, crioterapia o
farmaci antivirali).
Prevenzione e cura della zona genitale
Una corretta igiene, l’uso di biancheria traspirante e la rasatura delicata aiutano a prevenire
irritazioni o infezioni. In caso di rapporti sessuali occasionali, è fondamentale utilizzare il
**profilattico** per ridurre il rischio di contagio da HPV o altre infezioni sessualmente
trasmissibili.
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Per approfondire leggi anche:
[**Papule perlacee peniene – cause, diagnosi e trattamenti**]
[**Papule perlacee o condilomi? Differenze, sintomi e diagnosi corretta**]
Prenota una **visita specialistica** per una diagnosi accurata e, se necessario, un trattamento sicuro e mirato.
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*Articolo a cura del Dott. Vito Contreas – Andrologo e Urologo a Roma e Milano.*



