Ginecomastia
Chirurgia del Seno
Per Ginecomastia s’intende, nell’uomo, la presenza di mammelle di tipo femminile, ovvero un aumento di volume di una o entrambe le mammelle maschili.
Il fenomeno può essere più o meno importante, mono o, come più spesso accade, bilaterale.
Il tessuto che sostiene quest’anomalia può essere esclusivamente adiposo, ed in questi casi si parla di ginecomastia falsa o adiposa altrimenti in parte adiposo ed in parte ghiandolare, come accade più di frequente nella ginecomastia vera e propria.
Può essere dovuta ad un abnorme accumulo locale di tessuto adiposo, ovvero all’effetto collaterale di alcuni trattamenti farmacologici o, come accade più raramente, all’abnorme risposta delle ghiandole mammarie ad ormoni sessuali circolanti.
Quando non è sostenuta dall’assunzione di certi farmaci o da disturbi metabolici, è generalmente causata da un’anomala sensibilità ormonale del tessuto mammario.
Escludendo il periodo prepuberale, la ginecomastia può manifestarsi in qualsiasi età della vita, sebbene l’età d’insorgenza più frequente è proprio quella puberale e la dismorfia è generalmente causa di problematiche a livello psichico con importanti riflessi sull’integrazione sociale del soggetto portatore.
Si tratta infatti di ragazzi poco sicuri di sé che si rifiutano di frequentare palestre, spiagge e tutte quelle situazioni che potrebbero porre il loro fisico a confronto con quello dei coetanei.
Qualora fossero proprio costretti, come ad esempio trascorrendo le vacanze al mare con la famiglia, cercheranno sempre di coprire il torace con un indumento.
PRE-OPERATORIO
Visita generale, esame ecografico delle mammelle ed eventuale riscontro endocrinologico.
Si basa su uno o due incontri durante i quali il chirurgo, a volte aiutato da un esame ecografico, apprezza l’entità delle componenti adipose e ghiandolare e pianifica l’intervento con l’aiuto di disegni e misurazioni.
Posta l’indicazione all’intervento, si esegue la routine preoperatoria (foto, test ematochimici e consenso informato).
Il paziente sottoscrive le rituali formule di consenso al trattamento proposto e riceve la lista degli esami preliminari, nonché la prescrizione dei farmaci che dovrà assumere nell’immediato postoperatorio.
Questa fase si conclude con un insieme di raccomandazioni sul comportamento da tenere nella fase immediatamente preoperatoria.
ANESTESIA
Quasi sempre locale. Di massima è del tipo locale associata ad una leggera sedazione del paziente, tuttavia, se il paziente lo richiede, ovvero se la procedura rientra in un intervento più complesso che interessa altri organi, si può adottare l’anestesia di tipo generale.
INTERVENTO DI GINECOMASTIA
Consiste nell’asportazione del tessuto adiposo e/o ghiandolare in eccesso e generalmente richiede una procedura variabile fra le 2 e le 3 ore di tempo.
Tecnica:sono generalmente usate due tecniche.
- Aperta: tramite un’incisione che può essere sul contorno inferiore dell’areola ma che alcuni estendono come per le mastoplastiche riduttive femminili, si scolla l’accumulo di tessuto in eccesso che viene quindi resecato;
- Chiusa: consiste nell’affrontare il problema con la tecnica della liposuzione, per cui vengono praticate due piccole incisioni ai lati della regione mammaria e, con delle cannule sottili (3 – 4 mm), si aspira tutto il tessuto in eccesso. Con questa tecnica si risolvono bene i quadri di ginecomastia falsa o adiposa, non gli altri, perché è piuttosto difficile asportare la ghiandola con le sole cannule da liposuzione.
REGIME
Quasi sempre ambulatoriale proprio perché, considerando il tipo di anestesia generalmente usato, il paziente preferisce, e gli è consentito, rientrare a casa al termine dell’intervento.
POST-OPERATORIO
Caratterizzato da gonfiore ed ecchimosi locali con una certa dolorabilità all’uso dei muscoli pettorali.
Con l’aiuto di un corpetto elastico si ritorna alle proprie attività dopo pochi giorni ed in palestra dopo 30.
Consiste nell’indossare un indumento elastico che comprime le regioni operate per alcuni giorni e nell’ assumere farmaci antibiotici ed antinfiammatori per circa 4 gg..
Il dolore non è importante e si avverte soltanto quando si compiono particolari movimenti con le braccia.
In meno di una settimana si torna alle normali occupazioni e, dopo tre o quattro settimane, quando saranno scomparsi anche gli ultimi segni delle ecchimosi (lividi) postoperatorie, si potranno riprendere anche le attività ginnico-sportive.
COMPLICANZE
– Infezione (estremamente rara);
– Ematoma e/o Sieroma (accumulo di sangue e/o siero)
sono possibili nel caso in cui si sia dovuto fare ricorso
anche alla chirurgia aperta.
Generalmente assenti nel caso della semplice liposuzione, si possono verificare ematoma e/o sieroma (accumulo di sangue e/o siero) nel caso in cui si sia dovuto fare ricorso anche alla chirurgia tradizionale.
Si tratta tuttavia di complicanze facilmente trattabili nel corso delle routinarie medicazioni postoperatorie.
Qualora sia stata eseguita anche una riduzione cutanea periareolare si potrebbe avere deficit di irrorazione del disco areolare con conseguente sofferenza di quel tessuto e successivi esiti cicatriziali.
LA MIA SCELTA
Preferisco la tecnica chiusa (lipoaspirazione) e, qualora a fine intervento non si fosse riusciti ad asportare un’ eventuale componente ghiandolare, il residuo di tessuto in eccesso viene resecato direttamente tramite una piccola incisione semilunare sul contorno dell’ areola.
In casi particolarmente evidenti si potrebbe preferire la programmazione della chirurgia in almeno due sessioni, distanziate fra loro di alcuni mesi.
Questo modo di procedere limiterebbe l’invasività di un intervento unico e favorirebbe il recupero progressivo dell’assetto cutaneo di tutta la regione attuando una strategia che, attraverso un risparmio in termini di chirurgia ablativa, porterebbe ad
una sensibile riduzione degli esiti cicatriziali.
COSTI GINECOMASTIA
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