Lipofilling
Chirurgia Plastica ed Estetica
La facilità di ottenere tessuto adiposo dall’organismo umano con una semplice siringa e con l’aiuto di una minima anestesia locale, ha favorito l’intuito che tale tessuto potesse essere trapiantato per correggere eventuali deficit del pannicolo adiposo. I primi tentativi furono di gran lunga anteriori alla stessa liposuzione, ma accompagnati da risultati estremamente deludenti finché, soprattutto grazie ai dettagli tecnici definiti dal Dott. Sidney Coleman (New York ), si è arrivati a disporre di uno strumento efficace e sicuramente rivoluzionario. La filosofia si basa sul principio che il grasso va prelevato e preparato con tecnica atraumatica e poi iniettato per piccolissime quantità in maniera da poter ricevere dal tessuto ospite il supporto necessario alla sua sopravvivenza.
Lo strumentario prevede piccole cannule, sia per il prelievo che per l’infiltrazione (queste ultime pari a dei grossi aghi) per cui la traumaticità e gli esiti cicatriziali delle incisioni praticate sono quasi nulli.
Il lipofilling è stato suggerito primariamente per il trattamento di piccoli difetti del volto: solchi orbito zigomatici (occhiaie) e naso-labiali, appiattimento degli zigomi,assottigliamento delle labbra, etc. |
Il passare del tempo e l’affermazione della tecnica hanno permesso il conseguimento di ulteriori risultati in altre regioni corporee. Nel campo della chirurgia plastica, il settore dell’estetica si avvale del lipofilling per la correzione di tutti i possibili deficit di tessuto, sia congeniti, che postraumatici o postchirurgici. E’ infatti comunemente usato per la correzione degli esiti di liposuzione, o per le asimmetrie mammarie, addirittura per gli aumenti di volume delle mammelle ipoplasiche o ipotrofiche. E’ recentissima l’osservazione che il tessuto adiposo trapiantato, grazie alla presenza di elementi staminali, svolga un’importante azione trofica nel contesto di tessuti cicatriziali ed in corrispondenza di ulcere croniche, per cui non si parla più di semplice “lipofilling” ma di lipoplastica o addirittura di lipoterapia. La “resa” della lipoinfiltrazione è quindi diventata il target di numerosissime ricerche, che hanno portato a proposte di modifica della tecnica di Coleman, ma sopratutto all’introduzione di due elementi “potenzianti” l’efficacia del trapianto adiposo: la moltiplicazione delle cellule staminali e l’addizione di fattori di crescita di origine piastrinica. E’ dimostrato infatti che se arricchiamo il tessuto adiposo trapiantato con cellule staminali coltivate e quindi moltiplicate, ovvero con plasma dello stesso paziente contenente una ricca quota di piastrine (P.R.P.), la sopravvivenza delle cellule adipose trapiantate e gli effetti trofici derivanti dalle cellule staminali risultano significativamente aumentati.
Il trapianto di grasso rappresenta in definitiva una risorsa estremamente fertile di risultati sempre più incoraggianti e sicuramente degna della massima attenzione scientifica.
Preparazione Pre-Operatoria Lipofilling: dipende dall’entità del trapianto programmato ed è assimilabile a quanto previsto per una liposuzione della quantità di tessuto da aspirare. Se infatti si tratta di una minima infiltrazione, sia a scopo cosmetico che ricostruttivo, basterà aver eseguito i preliminari previsti nei minimi interventi ambulatoriali. Diversamente, se dovesse trattarsi di una trapianto di grassi volumi come per l’aumento di seni o glutei, si seguiranno i protocolli previsti per gli interventi più invasivi.
Anestesia: locale (eventualmente associata a sedazione) per la maggior parte delle procedure (di piccola e media entità), generale per quelle più complesse.
Durata Lipofilling: da mezz’ora ad un’ora per le procedure minori. Molto di più per gli interventi più vasti.
Regime post-operatorio Lipofilling: prevalentemente ambulatoriale. Qualche giorno di gonfiore ed infiammazione nelle aree trattate. Rimozione delle suture dopo una settimana.
Risultati Lipofilling: Sotto un profilo quantitativo il trapianto di grasso comporta una riduzione del volume infiltrato per l’inevitabile riassorbimento di una percentuale che può variare dal 30 al 70%. Questo comporta le necessità di ripetere la procedura fintantochè non si sia raggiunto il risultato prefisso. Al contrario, il risultato “qualitativo”, derivato dalla presenza di cellule staminali, è invece più costante e spesso ottenibile già con la prima ed unica infiltrazione.
- Risultati sfavorevoli: eccessivo riassorbimento del grasso trapiantato o inestetismi nell’area di prelievo. In entrambi i casi sarà indicato ripetere l’intervento.
- Stabilità del risultato: trattandosi di un trapianto è possibile affermare che, trascorse le prime 3 o 4 settimane, caratterizzate dal gonfiore dovuto alla prevalenza dei fenomeni infiammatori causati dal trauma chirurgico e dal processo di attecchimento, il risultato che residua può essere considerato sicuramente definitivo.
- Possibili complicanze: infezione (rara)
Costi Lipofilling: E’ un valore che varia a seconda dell’estensione e quindi dalla durata della procedura. Contatta lo staff del Prof. Contreas per conoscere i costi dell’intervento di Lipofilling o fissa un appuntamento presso gli studi di Roma o Cagliari.