LiftingFacelift: Chirurgia dell’ invecchiamento facciale |
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GENERALITA’ LIFTING | E’ la metodica più classica e tradizionale per il trattamento chirurgico dell’invecchiamento facciale. Consiste nello scollare il mantello cutaneo, eseguire una plastica dello strato fascio-muscolare che ripristini un corretto profilo del piano profondo e, finalmente, distendere il mantello cutaneo resecando quella quota di tessuto che risulti in eccesso. Possono essere trattati, singolarmente o in associazione: la fronte, la regione temporale, la faccia ed il collo. In passato si dava molta importanza alle strutture superficiali (cute) e poca alle profonde (fascia, muscoli, grasso) per cui il lifting, come dice lo stesso nome (sollevamento), ovvero in italiano la “ritidectomia” (asportazione delle rughe), altro non era che lo stiramento del mantello cutaneo verso l’alto e l’indietro. Trascurare la tridimensionalità dello strato profondo portava inevitabilmente a risultati particolarmente innaturali e quindi facilmente individuabili, nonché discutibili sotto il profilo estetico. Oggi la filosofia chirurgica pone maggiore attenzione a quello che realmente può essere inteso come “giovane e bello”, nonché alla naturalezza dei risultati. Quest’intendimento ha rinnovato le tecniche ed ha portato in auge l’implantologia del volto, sia protesica che realizzata con l’infiltrazione di sostanze, sintetiche o biologiche, denominate “fillers” (riempitori). |
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PRE OPERATORIO LIFTING | Visita generale con valutazione della strategia terapeutica più corretta ed esame dei risultati ottenuti su altri pazienti. Una volta deciso l’intervento, videat pre-operatorio: con fotografie, esami preliminari (sangue, urine, ecg ed rx torace) e sottoscrizione della formula di consenso. Interrompere il fumo almeno un mese prima ed eventuali trattamenti a base di acido acetilsalicilico (Alka Seltzer, Ascriptin, Aspirina, Bufferin, Cemerit, Vivin C, ecc. ). Se in cura anticoagulante per particolari motivi, parlarne subito con il chirurgo. | |
INTERVENTO DI LIFTING | Il lifting frontale è oggi pressoché abbandonato, in quanto risultati pressoché sovrapponibili, sebbene non altrettanto stabili, possono essere ottenuti con infiltrazioni ripetute a base di tossina botulinica. Il lifting temporale prevede un’incisione a livello della tempia ed internamente al cuoio capelluto. Attraverso quest’accesso, si produce uno scollamento che permette di sollevare la coda del sopracciglio e di distendere la regione adiacente all’angolo esterno dell’occhio. Estendendo la scollamento chirurgico più in basso è possibile sollevare anche lo zigomo e la parte superiore della guancia. Il lifting facciale viene generalmente eseguito in associazione con quello cervicale (lift del collo). Esso prevede, in primis, la liposuzione degli eventuali accumuli adiposi e successivamente l’incisione cutanea. Quest’ultima generalmente segue il contorno della basetta, circonda l’orecchio anteriormente e posteriormente e, finalmente, si dirige e termina fra i capelli in regione occipito-nucale. Come già accennato, all’incisione segue lo scollamento del mantello cutaneo che permette, oltre che di distendere le pieghe ed i solchi prodotti dagli anni, soprattutto di intervenire sul piano profondo per migliorarne utilmente il profilo. A termine procedura, dopo aver inserito un piccolo drenaggio che viene rimosso dopo 24 – 48 h, si reseca tutta quella parte di cute che risulta in eccesso e si confeziona la sutura finale. A volte, la correzione dei difetti presenti nella regione anteriore del collo richiede un’incisione supplementare al di sotto del mento. |
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DURATA LIFTING | La procedura temporale è chiaramente più breve (1,5-2 h), ma l’intervento completo (faccia e collo) impegna almeno 4 -5 ore. | |
ANESTESIA LIFTING | Possono essere impiegate sia l’ anestesia locale, che la generale. Vanno valutati i tempi d’intervento, lo stato psichico del paziente, la sua condizione biologica, etc. | |
REGIME | Anche questo aspetto può variare a seconda dell’anestesia e della durata della procedura, per cui può essere ambulatoriale o richiedere una degenza breve di 12 – 24 h. | |
POST OPERATORIO LIFTING | Caratterizzato dal gonfiore e dal senso di tensione. Il dolore non è il protagonista di questa fase anche perché lo scollamento dei tessuti produce una temporanea anestesia delle regioni trattate. Il liquido sieroematico, che naturalmente si produce fra le superfici scollate, si raccoglie verso il basso determinando una falda ecchimotica (livido) alla base del collo, che si riassorbirà in 2 o 3 settimane. Gli occhiali, un ampio foulard ben indossato, l’applicazione cutanea di correttori di colore ed una pettinatura adeguata sono la strategia “sociale” delle prime due settimane. In questo periodo il chirurgo rimuove gradualmente tutte le suture, per cui, dopo circa tre settimane, il paziente può generalmente riprendere le sue attività. Il tempo favorisce poi il completo riassorbimento del gonfiore e delle ecchimosi con il riparo definitivo delle ferite chirurgiche. Sono solito fotografare il risultato definitivo dopo due o tre mesi dall’intervento. |
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COMPLICANZE LIFTING | L’infezione è rara e comunque ben domabile dalle terapie antibiotiche. L’ematoma è più facile e, se non prontamente evacuato, può portare problemi di sofferenza tessutale del mantello cutaneo o comunque alterazioni che generalmente regrediscono spontaneamente nell’arco di qualche mese. Invero la complicanza più temibile è la necrosi più o meno estesa della cute scollata, fenomeno che esita in cicatrici più o meno vistose a seconda dell’estensione della superficie interessata. E’ un problema frequente soprattutto nei pazienti fumatori o diabetici che non possono contare su un’irrorazione cutanea adeguata. Fortunatamente l’alterazione più frequente, in questi pazienti, si limita ad una serie di piccole lesioni sul versante facciale dell’incisione, che evolvono nel tempo peggiorando l’estetica delle cicatrici residue. Altra complicanza tipica di quest’intervento è rappresentata da parziali lesioni dei rami nervosi che attraversano le regioni operate, per cui si possono pertanto verificare disturbi della motilità del sopracciglio, della guancia, del labbro, ecc. Tuttavia si tratta quasi sempre di lesioni incomplete per cui è facile avere un recupero completo nell’arco di qualche mese. |
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STABILITA’ DEL RISULTATO | Dipende in parte dall’opera chirurgica eseguita sui tessuti profondi ed in parte della qualità (tenuta) dei tessuti stessi. Comunque non esiste un completo ritorno alla situazione preoperatoria. Qualora si avesse la sensazione di essere tornati quelli di prima, bisognerebbe chiudersi come si sarebbe se non si fosse stati operati. Vedi anche: Ringiovanimento Viso trattamento Laser |
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COSTI LIFTING | Contatta lo staff del Prof. Contreas per conoscere i costi dell’intervento di Lifting facciale o fissa un appuntamento presso gli studi di Roma o Cagliari. |