Chirurgia Intima Femminile
Vaginoplastica, Labioplastica, Imenoplastica
La chirurgia intima femminile è l’area ove la chirurgia plastica attualmente fa registrare la sua più rapida crescita. La donna ha iniziato a ridurre la peluria, non solo a livello delle ascelle e degli arti, ma anche a livello genitale. Questo porta a scoprire una regione tradizionalmente “nascosta”, che oggi viene più facilmente esaminata e giudicata, permettendo così di tratteggiare veri e propri modelli estetici con i quali ogni donna è portata a confrontarsi.
Gli organi genitali esterni femminili possono richiedere facilmente l’intervento del chirurgo plastico. L’attenzione delle utenti può essere rivolta al pube, alle grandi ed alle piccole labbra ovvero al clitoride ed alla vagina. Pube e grandi labbra possono essere sede di cicatrici ovvero, ancora più facilmente, di distrofia dello spessore adiposo. Nel corso della vita, infatti, per processi naturali e legati all’età, ma a volte influenzati da interventi chirurgici o problematiche ormonali o ponderali, il pube può facilmente aumentare di volume e le grandi labbra, al contrario, possono restringersi fino a svuotarsi quasi completamente. Questo fenomeno favorisce l’esteriorizzazione delle piccole labbra che, per giunta, nell’età matura tendono facilmente ad aumentare la loro superficie prima di ridursi definitivamente nell’età senile. La vagina invece, per cause prevalentemente ormonali legate all’età ovvero a terapie specifiche (vedi tamoxifene,etc), può andare incontro a secchezza ed assottigliamento della mucosa, con i classici sintomi correlati: arrossamento, prurito, bruciore, dolore.
La chirurgia e la medicina estetica possono aiutare la donna che presenti una o più fra le alterazioni elencate. Soprattutto sfruttando la liposuzione (riduzione del pube) e le proprietà volumizzanti ed eutrofiche del trapianto adiposo (riempimento delle grandi labbra). La chirurgia più propriamente detta si occupa invece di correggere le ipertrofie e le asimmetrie delle piccole labbra e per le parti più interne della vagina vanno considerati i più moderni trattamenti di biostimolazione o biorivitalizzazione.
Allo stesso tempo, sia le donne che i chirurghi diventano ogni giorno più consapevoli che alcuni problemi dell’area genitale femminile possono essere affrontati da una varietà sempre più efficace di procedure chirurgiche. Si parla comunemente di plastica vaginale o vaginoplastica, ma in realtà questo settore della chirurgia si rivolge più spesso alle strutture esterne come la vulva, le labbra, il clitoride ed il pube. Più tipicamente vaginale è l’imenoplastica, ovvero la “revirgination” degli anglosassoni, che viene generalmente eseguita quando la paziente desidera riacquistare l’integrità imenale tipica dello stato di verginità.
CHIRURGIA INTIMA FEMMINILE
TIPOLOGIE DI INTERVENTO
La chirurgia intima femminile può essere eseguita in anestesia locale, con o senza sedazione endovenosa, altrimenti in anestesia generale. La profilassi antibiotica viene somministrata regolarmente.
Le pazienti sono generalmente operate in posizione ginecologica con calze a compressione graduata e, nel caso degli interventi più protratti, viene applicata la compressione pneumatica intermittente per prevenire la trombosi venosa profonda. Solo negli interventi più complessi si può dare l’indicazione al cateterismo vescicale ed alla degenza di 24 massimo 48 ore.
Nella quasi totalità delle procedure sarà invece sufficiente una breve sosta di recupero, seguita dalla dimissione immediata.
Nei casi di pube appesantito dall’adipe generalmente si interviene con una semplice liposuzione, sebbene in qualche caso sarà necessario associare un vero e proprio “lift” della regione pubica. Il lift del pube si integra bene con la sua liposuzione e produce una soluzione estetica più completa e bilanciata, specie nel caso di una parete addominale globalmente compromessa. In regione clitoridea la chirurgia estetica si concentra sulla riduzione della mucosa, che a volte arriva a costituire un prepuzio ridondante e quindi un ostacolo all’eccitazione sessuale.
LABIOPLASTICA
La labioplastica (riduzione delle labbra minori) è il trattamento più comune per le pazienti insoddisfatte di labbra troppo pronunciate, asimmetriche o iperpigmentate nella porzione più esterna. La problematica delle grandi labbra è invece quasi sempre opposta a quella delle piccole, nel senso che esse perdono frequentemente volume, sia per l’età che per un’eventuale calo ponderale, producendo un aspetto sgonfio e flaccido. Nella maggior parte delle pazienti questi cambiamenti possono essere affrontati efficacemente con trasferimento di grasso prelevato dallo stesso soggetto. Quando la flaccidezza e l’eccesso di tessuto dovessero raggiungere una misura particolarmente evidente si potrà asportare un ellissoide intero di cute lungo l’asse delle stesse grandi labbra, come procedura isolata ovvero in associazione con il trasferimento di grasso.
Per quanto riguarda i templi di convalescenza, indicativamente si può parlare di “fastidi” sicuramente prevalenti durante la prima settimana, ma che vanno poi a scemare rapidamente nel periodo successivo. Sarà bene riprendere l’attività sportiva non prima dei trenta giorni dall’intervento e quella sessuale non prima dei quaranta.
Relativamente il rischio di possibili complicanze, dando per scontate quelle comuni a qualsiasi pratica chirurgica (infezioni, ematomi, etc.) , un rischio diverso, sicuramente più specifico di questa particolare chirurgia, può nascere da un’errata comprensione da parte del chirurgo delle aspettative della paziente, per cui si può andare incontro ad un mancato risultato (labbra troppo piccole o troppo grandi). Altrimenti si può verificare che la paziente nutra delle aspettative indirette, che pur a seguito di un lavoro chirurgico corretto, non vadano a realizzarsi e venga così fraintesa la bontà del lavoro eseguito.
La tipologia di pazienti che maggiormente si avvale di questa chirurgia è praticamente duplice: una caratterizzata da soggetti molto giovani, che tengono a risolvere problematiche di tipo prevalentemente “estetico” e che quindi vivono con estremo disagio ad esempio, un’eccessiva asimmetria delle piccole labbra. L’altra tipologia di pazienti è, al contrario, caratterizzata da donne mature, che si rivolgono al chirurgo principalmente per il ringiovanimento dei genitali esterni.
LIPOSUZIONE DEL PUBE
Liposuzione del pube (monte di venere): è una procedura tipicamente ambulatoriale, eseguita in anestesia locale. Si tratta generalmente di un intervento breve (circa ½ ora) con un post-operatorio caratterizzato da gonfiore e da ecchimosi (lividi) della regione trattata. Non richiede tuttavia né allettamento, né convalescenza. Generalmente possono essere consigliati due giorni di riposo e l’astensione dal l’esercizio fisico (sport) e dai rapporti sessuali per 1 o 2 settimane.
CHIRURGIA DELLE GRANDI LABBRA
Generalmente l’intervento sulle grandi labbra e motivato da una perdita di volume parafisiologica, che interviene col passare degli anni. In tal senso si ricorre generalmente all’autotrapianto adiposo che è reso possibile quando esistono cuscinetti adiposi esuberanti in altre regioni corporee (addome, fianchi, arti inferiori, etc). Infatti prevede il prelievo di grasso con piccole cannule e la successiva centrifugazione del tessuto aspirato. Il grasso centrifugato viene poi reinfiltrato nelle grandi labbra in una quantità generalmente superiore a quella strettamente indicata. Il tessuto infatti verrà parzialmente riassorbito e questo comportamento facilmente rende necessario reiterare la procedura in epoca successiva (dopo almeno 3 mesi). Con il grasso vengono tuttavia infiltrate anche cellule staminali che generalmente danno vita a strutture microvascolari, apportando sanguificazione e quindi ossigeno e nuova vita ai tessuti trattati. Anche questa è una procedura ambulatoriale che per la necessità del grasso centrifugato può richiedere da 1 a 2 ore di tempo e, come la liposuzione del pube è seguita soltanto da gonfiore transitorio e da ecchimosi locali. Il post-operatorio non prevede un dolore importante e richiede soltanto l’astensione da attività fonte di traumatismo locale (sport ed attività sessuale) per almeno 2-3 settimane. Sarà comunque consigliato di evitare occasioni di più facile contaminazione come palestre, piscine ed ambienti promiscui in genere.
E’ possibile anche un trattamento meno impegnativo. Infatti, per un modesto aumento delle grandi labbra, si può ricorrere anche ad un filler specifico che sebbene iniettato in piccole quantità, riesce a produrre un adeguato aumento volumetrico dei tessuti. Si tratta di un procedimento sicuramente temporaneo in quanto l’acido ialuronico è destinato al completo riassorbimento nell’arco di alcuni mesi, ma in certe situazioni (assenza di depositi adiposi; ricerca di una soluzione rapida e poco impegnativa; etc.) può rappresentare il provvedimento di scelta.
CHIRURGIA DELLE PICCOLE LABBRA
La chirurgia delle piccole labbra: è generalmente rivolta alla riduzione di labbra ipertrofiche ovvero alla correzione di condizioni particolarmente asimmetriche. Anche questo è un intervento minore ed affrontabile in regime di completa ambulatorialità con l’ausilio della semplice anestesia locale. Le raccomandazioni post-operatorie sono rappresentate da una profilassi con antibiotico da assumere per bocca, da un’igiene locale particolarmente scrupolosa e dall’astensione dai traumi locali per almeno 3 settimane. I rapporti sessuali possono essere ripresi dopo 4 settimane. Usiamo suturare le ferite chirurgiche con materiale riassorbibile così da evitare il trauma della rimozione delle suture.
RINGIOVANIMENTO VAGINALE
Il trattamento dei disturbi attribuibili alla mucosa vaginale si avvale invece di un trattamento di biostimolazione. All’uopo ci avvaliamo del Desirial. Una sostanza costituita da acido ialuronico trattato secondo processi particolarmente studiati per l’impiego nella regione della mucosa genitale femminile. Si tratta di un gel che, iniettato in microponfi appena sottomucosi nella porzione più posteriore e nelle parti laterali della vagina, è in grado di stimolare una sorta di “ringiovanimento” del tessuto trattato. Non si tratta di semplice impressione della paziente, bensì esistono documentazioni citologiche che documentano il “ringiovanimento” della mucosa vaginale trattata. Si tratta di un gel di acido ialuronico particolarmente “leggero”, morbido ed elastico, che riesce a non essere apprezzabile nemmeno al di sotto di una mucosa tanto delicata. Si applica con una microsiringa ed un ago estremamente sottile dopo una facile anestesia eseguita per semplice contatto con l’anestetico locale. Le precauzioni da seguire dopo l’intervento (rapido ed ambulatoriale) consistono solo in un’igiene particolarmente accurata e nell’astensione dai rapporti sessuali per non più di 1 settimana.