In rapida crescita la Chirurgia Intima Femminile
Ringiovanimento Vaginale, Laser Vaginal Rejuvenation, Labioplastica, Chirurgia Intima Femminile, Riduzione Vaginale, Colpoperineoplastica… sono tra i molti termini utilizzati per descrivere le più importanti operazioni atte a valorizzare i genitali esterni femminili.
Questa è l’area ove la chirurgia plastica attualmente fa registrare la sua più rapida crescita, sia per motivi estetici che per ragioni funzionali.
L’estetica del corpo, estesa a tutti i dettagli anatomici, viene proposta ogni giorno da tutte le sorgenti mediatiche ed al contempo la donna ha iniziato a ridurre la peluria, non solo a livello delle ascelle e degli arti, ma anche a livello genitale.
Questo porta a scoprire una regione tradizionalmente “nascosta”, che oggi viene più facilmente esaminata e giudicata, permettendo così di tratteggiare veri e propri modelli estetici con i quali
ogni donna è portata a confrontarsi.
Allo stesso tempo, sia le donne che i chirurghi diventano ogni giorno più consapevoli che alcuni problemi dell’area genitale femminile, che siano dovuti al parto, a fluttuazioni del peso corporeo o alla stessa lassità dei tessuti, possono essere affrontati da una varietà sempre più efficace di procedure chirurgiche.
Si parla comunemente di plastica vaginale, ma in realtà questo settore della chirurgia si rivolge più spesso alle strutture esterne come la vulva, le labbra, il clitoride ed il pube.
Invece il perineo, che costituisce il ponte di tessuto cutaneo e muscolare tra l’ano e la vagina, e il terzo inferiore della parete vaginale posteriore sono zone tipicamente interessate dalle procedure di ringiovanimento vaginale.
Altro intervento più tipicamente vaginale è l’Imenoplastica, ovvero la “revirgination” degli autori anglosassoni, che viene generalmente eseguita quando la paziente desidera riacquistare l’ integrità imenale tipica dello stato di verginità ed a chiederlo sono generalmente soggetti provenienti da particolari contesti sociali e/o religiosi, facilmente di provenienza orientale.
In caso di quadri disfunzionali più complessi della semplice lassità tessutale, generalmente associati ad un calo dell ‘eccitabilità sessuale, sarà buona norma eseguire una valutazione ginecologica e/o uroginecologica accurata prima di affrontare la chirurgia plastica.
Ignorare o sottovalutare certe problematiche potrebbe causare un fallimento dell’obiettivo con grande delusione della paziente o, peggio, con aggravamento del problema primario.

La chirurgia intima femminile può essere eseguita in anestesia locale, con blocco del nervo pudendo o per via epidurale/spinale con o senza sedazione endovenosa, altrimenti in anestesia generale.
La profilassi antibiotica viene somministrata regolarmente.
Le pazienti sono generalmente operate in posizione ginecologica con calze a compressione graduata e, nel caso degli interventi più protratti, viene applicata la compressione pneumatica intermittente per prevenire la trombosi venosa profonda.
Solo negli interventi più complessi si può dare l’indicazione al cateterismo vescicale ed alla degenza di 24 massimo 48 ore.
Nella quasi totalità delle procedure sarà invece suffi ciente una breve sosta di recupero, seguita dalla dimissione immediata.
I casi di pube deformato ed appesantito dall’adipe in eccesso sono molto diffusi e spesso trattati consensualmente alla plastica addominale.
Si interviene generalmente con una semplice liposuzione, sebbene in qualche caso sia necessario associare un vero e proprio “lift” della regione pubica stessa.
La liposuzione del pube viene generalmente eseguita in posizione supina e viene condotta fi no ad ottenere uno spessore adiposo uniforme tra le aree limitrofe all’ eminenza pubica, senza scheletrizzare eccessivamente quest’ultima.
Il lift del pube è una scelta estetica efficace per le donne con una significativa lassità tessutale di questa regione, che peraltro è generalmente associata anche a un certo cedimento delle grandi labbra.
Il lift del pube si integra bene con la sua liposuzione e produce una soluzione estetica più completa e bilanciata nel caso di una parete addominale seriamente compromessa.
In regione clitoridea la chirurgia estetica si concentra sulla riduzione della mucosa, che a volte arriva a costituire un prepuzio ridondante e quindi un ostacolo all’eccitazione sessuale.
Quando si pianifica una chirurgia di questo tipo in combinazione con un lift del pube, il lift viene eseguito prima perché, producendo uno stiramento del prepuzio lungo il suo asse verticale, spesso è sufficiente di per sé a correggere l’incappucciamento clitorideo.
La labioplastica (riduzione delle labbra minori) è il trattamento più comune per le pazienti insoddisfatte di labbra troppo pronunciate, asimmetriche o iperpigmentate nella porzione più esterna.
La problematica delle grandi labbra è invece quasi sempre opposta a quella delle piccole, nel senso che esse perdono frequentemente volume, sia con l’età che per un’eventuale perdita di peso, producendo un aspetto sgonfio e flaccido.
Nella maggior parte delle pazienti questi cambiamenti possono essere affrontati effi cacemente con trasferimento di grasso prelevato dallo stesso soggetto.
Quando la fl accidezza e l’eccesso di tessuto dovessero raggiungere una misura particolarmente evidente, si potrà asportare un ellissoide intero di cute lungo l’asse delle stesse grandi labbra, come procedura isolata ovvero in associazione con il trasferimento di grasso.
La regione vulvare può anche presentare una patologia varicosa, come avviene anche per gli arti inferiori.
Anche in questo caso, qualora venga escluso che il fenomeno sia provocato da altra patologia, le varici possono essere trattate con la scleroterapia, al pari delle varici di gamba o di coscia.
Per Vaginal Tightening (Restringimento Vaginale) termine in uso presso gli autori anglosassoni, s’intende generalmente il cosidetto “ringiovanimento vaginale”, ovvero un
intervento più tecnicamente definibile come colpoperineoplastica, che infatti si prefigge di realizzare un restringimento dell’ingresso vulvovaginale nella sua parte più posteriore, per l’appunto quella prospiciente la regione perineale.
Si tratta di una procedura da affidare a mani esperte per la stessa difficoltà di valutazione del giusto grado di restringimento da apportare, nonché per la possibile presenza di distorsioni anatomiche locali dovute a parti pregressi ed anche per la stretta vicinanza di strutture delicate come la vescica ed il retto.
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