Ringiovanimento Viso Senza Bisturi
E’ veramente possibile ringiovanire il viso senza chirurgia?
Il ringiovanimento del viso rappresenta sicuramente uno dei target più ricercati della società moderna.
Che si tratti di uomo o di donna, la realtà sociale del terzo millennio impone alla persona di mostrare la propria immagine migliore.
Attraverso un abito ben confezionato e con una adeguata acconciatura, con un’ottima cura delle mani e della pelle del viso, tutto del nostro aspetto può essere migliorabile e perché no, anche assimilabile a certi modelli che ogni giorno i media ci impongono come esempi da imitare.
Sicuramente nasce un problema di scelta, di tempo, di cura e di economia, ma tutti, indistintamente, nell’ambito della propria dimensione, inseguono il proprio traguardo ideale.
L’età è amica in questa rincorsa finché non si raggiunge la soglia dei famosi ed ineluttabili “anta”, ma poi nasce il problema.
Come sconfiggere il tempo che passa?
Come arrestare il cedimento tessutale, l’impurità della cute ed il profilo del tempo trascorso, che inesorabilmente colpiscono il viso e tutto il resto del corpo?
Esiste un modo efficace per ringiovanire il viso?
E soprattutto, è possibile ottenere un ringiovanimento del viso senza bisturi, quindi senza chirurgia?
Lo sgomento della vita che tramonta sostiene il successo dell’industria del ringiovanimento del viso e di ogni parte del nostro corpo: dal mondo dei trattamenti estetici a quello della moda, dalle cure termali alla medicina estetica ed infine alla chirurgia plastica.
Medicina e chirurgia estetica in perenne rivalità nel conquistarsi la palma del migliore rapporto “qualità/prezzo”, entrambe proiettate verso il trattamento più rapido, più indolore e meno invasivo, oggi probabilmente più vicine con l’avvento della filosofia “rigenerativa”: la filosofia dell’autoricostruzione e quindi dell’autoringiovanimento.
E’ il momento del plasma autologo ricco di fattori crescita e del tessuto adiposo ricco di cellule staminali, è il momento in cui il verbo “riempire” ha soppiantato gli ormai sorpassati “svuotare” e “tirare”, in cui la degenerazione senile non si combatte solo nascondendola, bensì stimolando l’organismo a recuperare il passato.
E’ la filosofia dei nuovi trattamenti dermatologici volti alla correzione del DNA cutaneo danneggiato dal tempo e delle infiltrazioni di cellule staminali derivate dal tessuto adiposo.
Ma insieme alla medicina ed alla chirurgia, anche la fisica delle energie elettromagnetiche si orienta in senso mininvasivo.
I Laser sono diventati frazionali e quindi la riparazione dei tessuti trattati è diventata più semplice e veloce.
Ma ancora più recentemente l’energia viene dispensata ai vari strati del mantello corporeo non più con l’intento di vaporizzare e quindi di distruggere, bensì con lo scopo di stimolare.
Ancora una volta la Rigenerazione scende in campo da protagonista e ripropone il principio dell’autoriparazione.
Si tratta di tecniche che iniziano a dare risultati sicuramente concreti e che ci fanno sperare in un’efficacia crescente nel prossimo futuro, ma siamo ancora lungi dall’aver raggiunto il target desiderato.
Allora sono giustificati tutti gli sforzi per migliorare, potenziare, accelerare e cosa di meglio se non la sinergia per moltiplicare gli effetti delle singole capacità?
È il principio che ho voluto osservare nella mia proposta di ringiovanimento facciale tridimensionale: 3 passi verso un ringiovanimento del viso senza bisturi, raggiunto attraverso procedure praticamente non invasive.
Il volto viene infatti preparato dermatologicamente con un trattamento che porta la cute ad uno stato di massimo equilibrio, così da rendere la migliore risposta ad un successivo trattamento laser.
Le due sorgenti energetiche usate dal laser (erbio e neodimio) sono sapientemente modulate per stimolarei tessuti molli del viso su quattro diversi livelli di profondità.
E, su un terreno tanto ben preparato, un autoinnesto di tessuto adiposo ricco di cellule staminali permette di cogliere il risultato finale.
Si tratta di una proposta che prevede un trattamento domiciliare iniziale della durata di circa un mese, seguito da due sessioni ambulatoriali (laser ed autoinnesto adiposo), a loro volta distanziate di almeno un mese.
Nello spazio di 60 giorni il trattamento sarà completato ed i risultati, già presenti dopo i primi trenta giorni, si renderanno progressivamente più evidenti fino al 6° mese.
Da considerare la minima invasività delle procedure che potranno comportare 24-48 ore di astensione dal lavoro soltanto in occasione dell’autotrapianto adiposo (lipofilling).
Prof Vito Contreas
Chirurgia Plastica con risultati naturali
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