Prof Contreas - Chirurgo Estetico Cagliari

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Archives for marzo 2016

Per un Seno migliore: nuovi traguardi in Chirurgia Plastica

29 Marzo 2016 By Ilias Leave a Comment

chirurgia_plastica_seno

Chirurgia Plastica Seno

Per un Seno migliore: nuovi traguardi in Chirurgia Plastica

Anche in tempo di crisi, non diminuisce la richiesta di interventi ritenuti essenziali per la propria immagine e, di conseguenza, per condurre una soddisfacente vita di relazione

La crisi economica che stiamo attraversando dovrebbe aver inferto un duro colpo alla chirurgia estetica in quanto chirurgia “facoltativa” e quindi sicuramente secondaria nella scala dei bisogni umani. Questo è vero, ma solo in parte. Secondo il Prof. Vito Contreas, noto chirurgo plastricio della Capitale, “è vero che gli interventi sono diminuiti e soprattutto è aumentata la ricerca di facilitazioni di pagamento, ma non è diminuita la richiesta per quegli interventi meno facoltativi, che portano alla soluzione di problemi esistenziali, a forte impatto psicologico e sociale. C’è meno richiesta di ringiovanimento chirurgico, ma rimane piuttosto costante la ricerca di un’ immagine corporea più adeguata ad un valido inserimento sociale e ad un migliorato rapporto di coppia”.


 

Gli interventi chirurgici più frequenti

Fra gli interventi che “sopravvivono” alla crisi, ricordiamo la chirurgia del seno e dell’addome, come pure la chirurgia dei forti dimagrimenti e la liposcultura. Ad essi vanno poi aggiunti gli interventi chirurgici di revisione, un capitolo sempre più ampio nel settore della chirurgia della mammella. “Ormai – aggiunge il Prof. Contreas – sono molte le donne che hanno messo una protesi di seno da oltre dieci anni e che in questo frattempo hanno avuto complicanze locali, ovvero gravidanze, variazioni importanti di peso, lo stesso invecchiamento dei tessuti: tutti eventi che possono
modificare l’aspetto di un seno protesizzato. Tutte queste donne sono candidate a ripristinare un aspetto gradevole e naturale del seno attraverso un intervento correttivo.”


 

Controindicazioni chirurgiche e soluzioni per evitarle

protesi_poliuretano
Protesi Poliuretano

Il problema non è dato dalla durata delle protesi, che di per sé hanno vita lunghissima ma, piuttosto, dal rapporto tra protesi ed organismo ospite, che nel tempo può deteriorarsi portando alla necessità di una correzione o di un rinnovamento. Fra le complicanze che più frequentemente impongono una chirurgia correttiva ricordiamo: la capsulite retraente, una sorta di rigetto che interessa il 15-20 % delle protesi impiantate, ovvero la rotazione della protesi, o ancora quelle antiestetiche deformazioni che si manifestano quando la donna contrae il muscolo pettorale. Per ovviare a questo tipo di complicanze il Prof. Contreas ha messo in atto valide soluzioni preventive, come l’uso di protesi rivestite di schiuma di poliuretano, che sono associate ad una bassissima percentuale di capsulite (solo l’1%) e che non ruotano, ed inoltre una particolare plastica del muscolo pettorale, che impedisce le vistose deformazioni del seno quando questo muscolo viene contratto.


 

La nuova frontiera del Lipofilling

Fra le ultime frontiere della chirurgia plastica del seno, vi è, inoltre, una nuova tecnica che consente di realizzare la mastoplastica con tessuto adiposo prelevato dallo stesso soggetto. “L’autotrapianto adiposo (lipofilling) – spiega ancora il Prof. Contreas – non è soltanto una realtà clinica, ma ormai una vera e propria routine terapeutica. I primi tentativi furono fatti già verso la fine dell’800, ma solo verso la fine degli anni ‘80 è stata messa a punto una tecnica capace di dare risultati più costanti ed affidabili. Oggi ne sappiamo molto di più che in passato, perché conosciamo il contenuto in cellule staminali del tessuto adiposo e la loro capacità di differenziarsi in strutture vascolari e quindi di portare ossigeno e vita nei tessuti ove vengono impiantate. Il campo d’azione dell’autotrapianto di grasso è pertanto estremamente vasto: dal ripristino volumetrico al recupero trofico, dall’aumento di seno o di gluteo alla cura dell’ulcera diabetica, dal ringiovanimento facciale al trattamento delle ferite complesse.”

Resta il fatto che, nel caso della mammella, non è così facile soppiantare le classiche protesi con il tessuto adiposo: questo, infatti, viene in buona parte riassorbito, per cui diventa necessario eseguire più sessioni per raggiungere risultati importanti e si deve poter contare sulla presenza di discreti accumuli adiposi (fattore che rende la tecnica maggiormente adatta ai piccoli aumenti di volume) . Non è detto tuttavia che questo aspetto rappresenti necessariamente un grosso limite; infatti va considerato che gli interventi multipli si possono effettuare ambulatorialmente in anestesia locale e che poi, aumentando il seno col tessuto adiposo, la paziente riesce contemporaneamente a rimodellare i fianchi, le cosce
o i glutei.

Il lipofilling resta comunque una tecnica efficace non soltanto nell’aumento del seno propriamente detto, ma anche e soprattutto nei rimodellamenti che possono migliorare un risultato
protesico, una malformazione congenita, ovvero gli esiti inestetici di una chirurgia oncologica. “In definitiva – conclude il Prof. Contreas – il trapianto adiposo gioca un ruolo primario a
vantaggio di un risultato più completo ed in ogni condizione: non in alternativa alla protesi, ma assieme alla protesi per un seno migliore.”


 

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Prof. Vito Contreas Chirurgo Plasticio

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Vito Contreas

1 Marzo 2016 By Ilias Leave a Comment

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Chirurgo Plasticio a Roma e Cagliari

Prof. Vito Contreas, Chirurgo Plasticio

Chirurgo Plasticio ed Estetico operativo a Roma e Cagliari

Il Prof. Vito Contreas dal 1978 svolge attività chirurgica come primo operatore, inizialmente come chirurgo generale e poi, dal 1986, prevalentemente come chirurgo plastricio.

In questo senso si è interessato di chirurgia sia ricostruttiva che estetica e, dal 1987, anche di trapianto di capelli.
È particolarmente interessato alla chirurgia della piramide nasale, mentre, nell’ambito della chirurgia mammaria, oltre agli aspetti estetico e ricostruttivo, cura anche la parte oncologica (demolitiva). Infine è particolarmente esperto nel riparo delle lesioni della parete addominale, in particolare delle ernie inguinali complesse e dei grandi laparoceli.


 

BIOGRAFIA

Il Prof. Vito Contreas è nato a Formia (Lt) il 27 Ottobre 1950

HA CONSEGUITO I SEGUENTI TITOLI DI STUDIO

  • Laurea in Medicina e Chirurgia
    Università di Firenze (1975)
  • Specializzazione in Chirurgia Generale
    Università di Roma (1981)

  • Specializzazione in Chirurgia Plastica
    Università di Padova (1986)

 

SI È FORMATO PROFESSIONALMENTE

frequentando numerosi corsi di aggiornamento nei seguenti Paesi: U.S.A., Inghilterra, Francia, Spagna, Brasile, Belgio, Argentina, Germania e Grecia.

Ha avuto illustri Maestri presso 29 Centri Chirurgici diversi, tutti esteri ed in particolare nei seguenti paesi: Inghilterra, Canada, Spagna, Svizzera, U.S.A., Brasile, Belgio e Messico. Per la chirurgia del cuoio capelluto (trapianto follicolare), ha frequentato le sale operatorie dei dott.ri W. P. Unger (Toronto-Canada), Dominic Brandy (Pittsbourg-USA), M. Singer (S.Paolo- Brasile) e DHI (Atene-Grecia).

Il Prof. Vito Contreas, oltre che essere un attivissimo chirurgo plastricio è autore di oltre 50 Pubblicazioni Scientifiche tutte edite su diversi periodici scientifici nazionali e riguardanti argomenti di chirurgia plastica, chirurgia generale e medicina dei disastri.

TITOLI PROFESSIONALI DEL PROF. VITO CONTREAS

  • Idoneità Nazionale a Primario Chirurgo

  • Docente di Chirurgia Ricostruttiva ed Estetica della
    Mammella
    presso la Scuola di Specializzazione in Chirurgia Plastica della
    IIª Università di Roma “Tor Vergata”

  • Docente di Chirurgia Generale presso le Scuole di Specializzazione in Chirurgia Generale Iª e IIIª della Iª Università di Roma

  • Docente nei corsi di Chirurgia Ambulatoriale e di Senologia presso la Scuola Medica Ospedaliera di Roma

MEMBRO DELLE SEGUENTI SOCIETA’SCIENTIFICHE:

. Società Italiana di Chirurgia

. Società Italiana di Chirurgia Plastica,

  Ricostruttiva ed Estetica

. Società Italiana di Chirurgia Ambulatoriale

  e di Day Surgery

. Società Italiana di Senologia

. Scuola di Oncologia Chirurgica Ricostruttiva

. Fondazione G. Sanvenero Rosselli

(per lo studio e lo sviluppo della chirurgia plastica)

. Società Italiana Dermatologia Chirurgica e Oncologica

. Gruppo Europeo per lo Studio della Parete Addominale

. Società Europea di Mastologia

. Italian Society of Hair Restoration

. Mediterranean Burns Club

. American Society of Plastic Surgeons

. American Society of Lipoplasty

. European Society of Hair Restoration Surgery

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Prof. Vito Contreas Chirurgo Plasticio

 


 CONTATTI PROF. VITO CONTREAS

Roma, CAP (Chirurgia Ambulatoriale Polispecialistica)

Segreteria: 06 86205090 / info@centrocap.it

Via Nemorense 90
Roma
00199

Azienda Certificata ISO9001:2008 a livelloInternazionale

certificazione_ISO9001_2008
Certificazione Internazionale ISO9001:2008

Numero d’Emergenza: 335 323832

Prof. Vito Contreas

Cagliari, Studio Specialistico Privato

Viale Diaz, 92 – 09125
Tel. 070.3481078
Fax 070.344308

Numero d’Emergenza: 335 323832

Prof. Vito Contreas

 

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Lipofilling | Non Solo Grasso

1 Marzo 2016 By Ilias Leave a Comment

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Trapianto Adiposo

Lipofilling | Non Solo Grasso

Ultime novità nel campo della Chirurgia Plastica Rigenerativa

Che il tessuto adiposo, da qualche anno a questa parte, stia diventando sempre più importante fra gli strumenti impiegati in chirurgia plastica, non è una novità. Ormai è frequente imbattersi in articoli, interviste, redazionali o semplice propaganda, nei quali si parli delle cellule adipose come valido sostituto tessutale e quindi della possibilità ricostruttiva dell’autotrapianto di grasso.

Non rappresenta quindi novità che una condizione di deficit tessutale, di natura congenita, ovvero acquisita nel corso della vita, possa trovare un valido trattamento con il “fat transfer” (letteralmente:” trasferimento adiposo”) fra due diverse regioni anatomiche dello stesso individuo. Così abbiamo imparato che col trapianto adiposo possiamo riempire la depressione residuata ad un trauma, ovvero ad un intervento chirurgico, un seno poco sviluppato o svuotato dagli allattamenti e dai dimagrimenti, un “posteriore” piatto, ovvero un viso scavato dalla distrofia adiposa, etc.

Già da qualche anno è nata la Società Internazionale di Chirurgia Plastica e Rigenerativa (ISPRES), fondata dai maggiori ricercatori su quest’argomento (italiani) e dal padre del lipotrapianto moderno (Sidney Coleman di New York).  Nello Statuto della Società si legge testualmente:

I chirurghi plastici hanno praticato iniezioni di grasso per oltre un secolo, ma è stato solo di recente che ci si è resi conto che questa procedura significa più che semplicemente aumentare tessuti molli nelle varie parti del corpo. “Le cellule staminali”, i “pre-adipociti” e altri termini correlati non solo hanno arricchito il nostro vocabolario, ma stanno anche influenzando la nostra pratica quotidiana.

Ed in effetti è vero, fin dalle prime applicazioni del trasferimento adiposo ci si è resi conto che il grasso impiantato non solo riusciva a “riempire” il distretto dove era stato infiltrato, ma soprattutto, entro il breve volgere di qualche mese, si rendeva responsabile di una evidente trasformazione migliorativa del tessuto ospite. La comunità scientifica internazionale si è subito appassionata alle numerose segnalazioni di tale fenomeno, per cui altrettanto numerose sono state le ricerche condotte sull’argomento.

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Prelievo di Tessuto Adiposo dai Fianchi (Anestesia Locale)

Siamo ormai in grado di affermare che il tessuto adiposo è estremamente ricco di cellule staminali e di una “frazione vascolo-stromale” capaci di indurre la formazione di una nuova rete vascolare, a sua volta responsabile di un maggior trasporto di sangue e quindi di ossigeno. Nuova vita allora per le ferite torpide e per i quadri di sofferenza tessutale in genere. Un grosso passo avanti in traumatologia, nelle complicanze del diabete e nelle malattie vascolari, specie se periferiche. Ma una nuova vita, specie se accompagnata ad una nuova struttura tessutale, non significa soltanto la migliore guarigione di una ferita, bensì può rappresentare anche il miglioramento di un profilo e di una superficie di rivestimento cutaneo.

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Infiltrazione di Tessuto Adiposo (Lipofilling) nella regione orbitaria superiore (Anestesia Locale)

Ecco spiegato il grande legame fra lipofilling e chirurgia estetica: il grasso che trasforma un seno, ovvero un viso. Il grasso che riempie e ringiovanisce, il grasso che si associa alla ricostruzione protesica ed al classico lifting. Il grasso che smussa, che addolcisce i contorni, che solleva le sopracciglia e riempie le labbra, come le tempie e gli zigomi. Il grasso che dona luce e colore alla pelle avvizzita dal tempo, segnata dal sole e intossicata dal fumo di sigaretta. Si chiama generalmente “lipofilling”, ma gli anglosassoni scendono anche più nel dettaglio ed in base alle dimensioni delle singole particelle infiltrate parlano di “fat grafting”, “mini fat grafting”, “micro fat grafting” e, da qualche mese, addirittura di “nano fat grafting”. Quest’ultima procedura consiste nell’isolare le sole cellule rigenerative eliminando la componente volumetrica del trapianto. E’ la procedura indicata nei casi di ringiovanimento puro e la particolare fluidità del mezzo infiltrato permette di usare aghi sottilissimi capaci di scorrere inoffensivamente in una ruga, nei solchi di un decolletè, o in una piega palpebrale. In definitiva un organismo che aiuta se stesso a guarire, a ringiovanire, a rinascere.

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Prof. Vito Contreas Chirurgo Plasticio

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